Essere un leader è una delle caratteristiche che fa la differenza. Nella creazione di un gruppo, nel motivarlo e nel guidarlo, ci deve essere sempre un leader capace di prendersi delle responsabilità. Un leader è qualcuno capace di comandare, ma soprattutto di guidare gli altri a mantenere alte le motivazioni nella strada verso il raggiungimento degli obiettivi. Non è che vero l’assunto secondo il quale “Leader si nasce”. Certo, c’è chi già alla nascita presenta una certa predisposizione a determinati comportamenti, ma si può lavorare su come essere un leader anche nel corso della vita soffermandosi su alcuni atteggiamenti.
Come essere un buon leader? Prima di tutto lavora sulla comunicazione, serve una buona capacità di ascolto per entrare in empatia con le persone.
Le caratteristica principale che deve avere un leader è quella di essere capace di entrare in empatia con le persone. Come riuscirci? Attraverso una corretta comunicazione. Comunicare in modo ottimale significa fare attenzione alle immagini mentali proprie e dell’altro. Per essere un leader, in particolare, significa comunicare con l’obiettivo di individuare i bisogni dell’altro e fargli sentire comprensione. Perché quanta più comprensione avrai per i bisogni dei tuoi interlocutori, tanto più loro riusciranno automaticamente a soddisfarli. E così sarà più facile motivare adeguatamente, ossia indurre qualcuno a rinunciare a un vecchio modello di comportamento in favore di uno nuovo. Per riuscirci, un buon leader deve essere capace di fare leva sui bisogni insoddisfatti e mostrare con quale comportamento si possono invece soddisfare. Riuscendo a immaginare e visualizzare la situazione da raggiungere gli interlocutori saranno più motivati.
E per essere un leader bisogna anche (e soprattutto) avere una buona capacità di ascolto. Non solo delle parole, ma anche dei segnali non verbali. Perché ascoltare il tono emotivo di una persona è un’altra skill che può dare un forte contributo nell’individuare sentimenti non espressi in maniera diretta attraverso la parola. Un leader ha una mente aperta e curiosa, sa ascoltare ovunque nuove idee integrandole a quelle che già sa. Questo perché è consapevole delle proprie qualità, così ascolta gli altri con più partecipazione. Per essere un leader, poi, si deve lavorare sulle capacità introspettive: significa avere abilità e desiderio di esaminare criticamente, capire e tentare di trasformare alcuni dei suoi valori, atteggiamenti e rapporti con sé stesso e gli altri.
L’insieme di queste azioni ti permetterà di concentrare la tua attenzione sulle idee di chi parla, ascoltando con partecipazione e intuizione. E di conseguenza otterrai la fiducia dell’interlocutore, componente determinante in una comunicazione. Ecco perché per essere un leader si deve essere trasparenti e dare l’esempio. Ne gioverà il rapporto, l’interlocutore, ma anche il leader stesso. Perché un interlocutore che si fida, riconoscerà l’autorità del leader e si aprirà. Così sarà più facile capire gli errori da correggere e motivare adeguatamente per modificare gli atteggiamenti sbagliati. E a quel punto, la strada per il conseguimento degli obiettivi sarà molto più semplice.