A volte mi rendo conto che, soprattutto in Italia, in certi contesti sia sufficiente dire la parola “mental coach” per far storcere il naso, per creare immediatamente diffidenza e far scatenare dei preconcetti. Questo perché si tratta di una figura poco conosciuta, fin troppo sottovalutata. C’è molta ignoranza riguardo a questo tipo di professionista, nonostante nel resto del mondo sia riconosciuta e considerata in modo ben diverso. Questo perché il coach è un sostegno importantissimo da cui può trarre vantaggio chiunque e in qualsiasi ambito, al fine di raggiungere uno o più obiettivi, che siano essi personali, professionali o sportivi.
Il mental coach non è altro che un allenatore della mente, una figura che ha il compito di aiutare il suo coachee a porsi le domande giuste e a trovare la strada migliore per poter tagliare i traguardi che sono stati prefissati. Non parliamo quindi di un banale motivatore, come viene identificato purtroppo da molti, né di qualcuno che dà indicazioni su cosa fare o non fare. Un vero mental coach non fa questo, non assegna compiti sulla base di una posizione di superiorità. Al contrario entra in sinergia ed empatia con la persona che richiede un sostegno, affiancandosi nel suo percorso di crescita. Questo sarà condiviso e mirato sull’individuazione e l’utilizzo di tutte le potenzialità a disposizione, comprese quelle nascoste che non erano state considerate fino a quel momento.
Verranno individuati tutti quei limiti e quelle credenze depotenzianti che hanno condizionato le scelte e impedito di andare in azione, in modo tale da renderli finalmente noti e di conseguenza modificabili, assumendosi la responsabilità di farlo e prendendo veramente in mano la propria vita. In sostanza, il fine è quello di rendere più facile e chiara la strada verso il raggiungimento di un obiettivo, ma tutto questo non è altro che una minima parte di un processo molto più ampio di apertura mentale e crescita personale.
Ciò rende la figura del mental coach utile a chiunque, non solo a chi sta attraversando momenti di difficoltà. Tutti possono migliorare in alcune aree della propria vita, tutti possono rendere più ampio il proprio bagaglio di conoscenza di sé stessi. Questo è ciò che significa essere mental coach.