Le persone prendono decisioni ogni giorno, dalle più banali a quelle più critiche, come ad esempio cambiare carriera, avviare un’attività o magari effettuare un grande acquisto. Ma quanto sono buone queste decisioni? Generalmente le persone sono predisposte verso scelte irrazionali. Il motivo è che a un certo punto, invece di seguire una logica sana, abbracciano i propri istinti e impulsi. Così facendo spesso non considerano tutti i fatti e sono influenzate dai loro pregiudizi. Ecco perché un aspetto del coaching riguarda proprio il processo decisionale, al fine di renderlo il più efficiente possibile, e uno dei metodi in tal senso è quello di seguire il cosiddetto approccio “Definizione-Analisi-Decisione”, così da mettere in moto un processo analitico prima di compiere delle scelte.
Nella fase di “definizione” in genere si descrive il problema che poi la decisione risolverà, includendo strategie e specificando gli obiettivi desiderati. A questo punto dovranno essere elencate le parti interessate che saranno coinvolte o toccate in qualche modo dalla decisione. A seguire si passa alla fase di “analisi”, raccogliendo ed esaminando le informazioni per individuare la causa principale del problema e considerare fattori correlati. La fase di “decisione” riguarda infine la generazione di alternative e l’elenco delle migliori opzioni. L’effetto di ciascuna di queste deve quindi essere misurato e valutato, evitando il più possibile quei pregiudizi che spesso portano a punti ciechi o a prendere decisioni irrazionali senza esserne consapevoli. Questi sono difficili da riconoscere e influenzano il comportamento umano. Di fronte a una decisione, ad esempio, le persone possono prestare maggiore attenzione alle informazioni che supportano il loro preconcetto e ignorare i fatti che vanno contro di esso.
Dopo aver svolto il lavoro analitico e superato i pregiudizi, la soluzione più razionale diventerà evidente, o almeno emergeranno alcune opzioni praticabili. L’utilizzo di un approccio strutturato al processo decisionale consentirà quindi di procedere con fiducia e di fare una scelta razionale. È importante, tuttavia, rimanere sempre flessibili ed essere in grado di rivalutare la decisione, se necessario. Ad esempio, possono essere disponibili nuove informazioni o la decisione non sta creando i risultati desiderati. E in tutto questo processo il coaching aiuta a facilitare la discussione produttiva, ponendo le domande giuste e aiutando a evidenziare e superare i pregiudizi. Delle tecniche che consentono di presentare un quadro generale e una nuova prospettiva sul problema in questione e che non possono che portare grandi vantaggi dal punto di vista decisionale.