La lealtà.

La lealtà non è un optional, ma una forma di rispetto. Se la società di oggi sta precipitando in una situazione pressoché drammatica i motivi sono tanti e la mancanza di lealtà tra le varie persone facilita certamente questo processo.

Per capire cosa sia la lealtà, vi riporto a definizione della Treccani: Atteggiamento di correttezza e dirittura morale, attaccamento al dovere e rispetto della propria dignità, nel mantenimento degli impegni assunti, nei rapporti con determinate persone, nella fedeltà alle istituzioni e a chi le rappresenta.

Lealtà significa quindi essere corretti nei confronti di chi ti sta vicino, ed è un qualcosa che deriva direttamente dall’etica personale, visto che ogni persona ha principi e valori comportamentali diversi. 

Per una persona che ruba, ad esempio, il valore principale è pensare a ottenere un vantaggio personale, senza tener conto del danno che le sue azioni procurano a terzi: è una persona che froda, che non mantiene la parola e che viene meno agli accordi. Questo accade perché c’è un principio malato alla base dei propri valori e per questa persona è una cosa normale agire in un determinato modo. Tutto dipende sempre dalle esperienze e dai condizionamenti del passato, ma non è comunque una giustificazione.

Soprattutto in certe situazioni, bisogna avere la lucidità per fare appello alla coscienza, anche se per alcune persone può rappresentare qualcosa di astratto. 

Così si andrebbe a toccare l’essenza dell’anima e il fatto di non provarci nemmeno dimostra che purtroppo tantissime persone non hanno quella sensibilità: il loro comportamento si avvicina a quello degli animali, che usano solo l’istinto, senza contemplare la parte razionale.

Non è razionale venire meno alla parola data, prendersi gioco di un amico, un collega, un familiare. Non è razionale tradire la fiducia che persone oneste e leali invece danno. 

Dal mio punto di vista, è una delle peggiori azioni che una persona possa commettere. Chiunque può sbagliare, ma nessuno si merita una mancanza di lealtà. Ecco perché chi si è ormai stabilizzato su determinati comportamenti scorretti, dovrebbe avere la forza di fare un esame di coscienza e ragionare sui danni che provoca alle altre persone. Solo così avrà modo di iniziare a lavorarci in tempo, prima ancora che l’universo gli ridia con gli interessi in negativo tutto il male provocato agli altri.

Deve fermarsi e riflettere sul perché di questi comportamenti ed essere obiettiva, etica e reale con se stessa. Perché se non lo è con gli altri, non può esserlo neanche con se stessa. E non c’è cosa peggiore che tradire sé stessi.

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