Ti è mai capitato di commettere un errore, magari grave, durante la tua performance? Io dico di sì. Ma non per mancanza di fiducia nei tuoi mezzi, semplicemente per il fatto che si tratta di un problema comune a tutti noi. Per quanto tu possa essere affidabile, concentrato e determinato, l’incidente di percorso è sempre dietro l’angolo. L’importante è riuscire a non demoralizzarsi dopo un errore.
Perché succede a chiunque, dal bambino che si cimenta nei suoi primi calci fino a Cristiano Ronaldo. L’uomo d’altronde non è una macchina, può solo tentare di avvicinarsi più possibile alla perfezione.
E un modo per riuscirci consiste anche nel saper affrontare con lo spirito giusto una situazione apparentemente demotivante, come appunto uno sbaglio. Lo dico con cognizione di causa, perché molti degli atleti (professionisti e non) con i quali parlo quotidianamente non sanno reagire correttamente a episodi di questo genere. La maggior parte di loro tende a buttarsi giù, a rimuginare sull’evento negativo nei minuti successivi. Ti dice qualcosa tutto questo? La risposta la so già, non c’è nemmeno bisogno che tu la dica: è capitato di certo anche te.
Magari per un gol sbagliato clamorosamente, per uno subìto dopo un errore evidente. O anche per uno stop o un passaggio riusciti male, una scelta non corretta che ti ha impedito di diventare decisivo in positivo. Nel corso dei novanta minuti di una partita capita sempre qualche situazione nella quale sarebbe stato possibile fare di meglio. Succede a te, così come a qualsiasi altro atleta. Ciò che differenzia l’uno dall’altro sono proprio la reazione e la capacità di non demoralizzarsi dopo un errore.
La maggior parte degli atleti, infatti, dopo uno sbaglio di questo tipo tende a ripensarci più volte nei minuti successivi. “Cosa penserà l’allenatore? Ora i tifosi mi fischieranno? I miei compagni si fideranno ancora di me?”. Queste e molte altre domande iniziano a circolare nella tua testa. Ma lasciandole entrare nella tua mente, stai facendo solo il tuo male.
Tutta questa confusione infatti ti fa deconcentrare e attira nuove situazioni negative verso di te, facendoti entrare in un pericoloso circolo vizioso dal quale diventa sempre più complicato uscire.
Sposta il focus immediatamente all’azione successiva: conquista palla, fai un nuovo tiro in porta, un assist o qualsiasi altra cosa, possibilmente nei minuti immediatamente successivi. Fai in modo che la tua mente non abbia tempo per potersi fermare sull’errore del passato, stimolala a guardare al futuro, pensando alla soddisfazione che proverai quando riuscirai a compiere qualcosa di positivo.