Prestazione sportiva e performance

Come riuscire a ottenere la massima prestazione sportiva, la miglior performance possibile? Una domanda che si pongono da tempo allenatori e atleti, cercando di capire perché alcuni raggiungono il loro potenziale e altri no, perché alcuni atleti sono affamati di sfide e altri invece le evitano. O ancora perché alcuni atleti crollano sotto la pressione mentre altri se ne nutrono per dare il meglio. A partire dagli anni Trenta circa, alcune organizzazioni sportive hanno iniziato a cercare delle risposte nel campo della psicologia e da allora lo studio dell’aspetto mentale nello sport è cresciuto enormemente. Dalle ricerche effettuate è stato possibile tracciare un profilo psicologico che sembra accomunare le massime prestazioni nella maggior parte degli atleti: molti di loro provano sensazioni di grande autostima e aspettative di successo, sono energici ma rilassati, si sentono in controllo di loro stessi, sono totalmente concentrati, hanno il focus sul loro obiettivo, nonché atteggiamenti e pensieri positivi riguardo le prestazioni. Ma soprattutto, a unire tutti loro c’è una propensione per l’allenamento mentale utilizzato al fine di ottimizzare la performance, concentrandosi sugli aspetti cognitivi dello sport per migliorare il modo in cui pensano, prendono decisioni e rispondono alle sfide che devono affrontare. Così come l’apprendimento di qualsiasi nuova tecnica sportiva, l’allenamento mentale insegna agli atleti strumenti e abilità che richiedono tempo e pratica prima di imparare a usarli e padroneggiarli correttamente. Si tratta di un percorso a tutti gli effetti, che secondo i vari studi condotti porta a un impatto positivo sulle prestazioni a tutti i livelli di sviluppo dell’atleta (cioè, non solo principianti o solo professionisti). Non è certo un caso che nell’ultimo contratto collettivo di lavoro della MLB (la lega di Baseball statunitense) i giocatori hanno richiesto e ottenuto che i club offrissero ai loro tesserati consulenze di psicologia nello sport, così come non lo è che almeno la metà delle squadre NBA impiega o si consulta con un mental coach professionista. E se ancora non bastasse, basta vedere quanto accaduto alle recenti Olimpiadi per capire quanto sia importante il supporto di questo tipo di figura per il miglioramento delle performance degli atleti. Se in tutto il mondo ci si sta rendendo conto di quanto sia fondamentale per ottenere la massima prestazione sportiva, un motivo ci sarà pure… 

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