Nella vita, a mie spese, ho capito quale dovesse essere uno degli elementi più importanti che doveva trasparire agli occhi degli altri nel momento in cui mi conoscevano: la trasparenza.
Perché a mie spese? Perché in tanti sono bravi a vendersi, a comunicare i loro valori e principi di correttezza, tra i quali l’etica, la trasparenza, l’onestà, ecc. Poi invece nella pratica di tutti i giorni emerge il loro vero essere. Parlo per esperienza mia personale: persone che si avvicinano, vendendosi come esperti, professionisti, leader e formatori. E di certo qualcuna di queste caratteristiche, più o meno sviluppate, le hanno anche.
Ma quando poi vedi i loro comportamenti di tutti i giorni, magari ti accorgi che sono persone che si appropriano delle tue idee spacciandole per proprie, che non si fanno scrupoli a sfruttare le tua immagine e credibilità, attingendo alle tue risorse. Ecco, questa è una dinamica che mi fa allontanare drasticamente da questo tipo di persone, provando un senso di tristezza nei loro confronti per la povertà d’animo e di valori che dimostrano.
Il famoso detto, è meglio una brutta verità che una bella bugia dovrebbe essere un obiettivo di chiunque, dovrebbe essere appannaggio di tutti. Ma in modo particolare lo dovrebbe essere di chi nella vita sociale ha un minimo di leadership sugli altri.
Se stiamo attraversando una crisi economica, non è esclusivamente per una questione politica o dei mercati, il motivo è proprio nella crisi dei valori. Oggi come oggi la parola trasparenza è facile pensarla, ma è difficile da applicare.
Come si supera questa situazione? Sarebbe sufficiente che ognuno di noi, nel proprio piccolo, iniziasse a essere trasparente con chi gli sta vicino. Non solo con la propria famiglia, amici, colleghi. Ma con chiunque incontri nel corso della propria vita.